Oggi ti ho visto in metropolitana,
così triste, così indifesa.
Sembravi una donna eppure eri solo una bambina.
Tra falsi sorrisi i nostri occhi si sono incrociati.
Un istante e ti ho capita. Ti ho ascoltata in silenzio.
La tua disperazione mi è entrata dentro, il tuo grido d’aiuto mi ha toccato.
I “tuoi” padroni erano vicino a te che osservavano come ti muovevi.
Tu mi hai guardato con speranza di scappare ma condannata a quella misera vita.
Piccola, dovresti essere a giocare con le bambole, eppure qualcuno ti possiede.
Non temere, ora che ti ho incontrata non ti dimenticherò.
Questa poesia è per te piccola e per tutti i bambini costretti a crescere troppo velocemente.
Bravissima Petra.
Sei tu l’autrice, mi pare di capire. Questa è una bellissima poesia, un grido di affetto per chi forse l’affetto non ce l’ha più, o lo desidera perché non ce l’ha ancora. Mi sono rivista in questa tua immagine, seduta in autobus, con gli occhi che vagano guardando fuori dal finestrino e il cuore che pensa ad altro.
Col tuo permesso, qualcuna di questa belle cose la pubblicherò nel mio blog, citandoni sempre ovviamente, perché meritano di essere lette da più gente possibile.
Un abbraccio. Speradisole.
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Wow. Sono davvero lusingata. Potresti gentilmente dirmi quali vorresti pubblicare. Così da rendermene conto, gentilissima. Buonissima giornata.
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Carissima, te lo dirò certamente, ma lo scoprirai anche tu, perché verrai citata e quindi qualcuno potrà accedere al tuo blog, con un “clik”, molto facilmente.
Ti abbraccio. Speradisole.
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Grazie mille. Sei molto gentile. Buona giornata.
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