Uno dei sogni della mia vita era quello di poter mangiare i fantastici piatti di Antonino Cannavacciuolo. Lui sapeva benissimo questo mio desiderio. Ma non credevo che mai mi avrebbe portata, sono sempre stata una sognatrice, aldilà delle barriere. Ho sempre sognato, occhi aperti o chiusi, non importa, l’importante è crederci fino in fondo.
Infatti quella mattina del 25 maggio qualcosa di magico è accaduto nella mia vita.
Ore 8.00 solita mattinata noiosa di lavoro. Mi sono lavata, sistemata e come ogni giorno percorsi la strada per andare all’autobus. Solita quotidianità, talvolta un po’ banale ma che ti stupisce se sai aspettare. Arrivai a lavoro, cambiai e corsi in negozio. Solita storia, solita vita. Ma dentro il desiderio di sentirmi un giorno totalmente una principessa delle favole lo avevo. Ma il mio cinismo mi frenava su moltissime cose, forse anche dopo le brutte esperienze avute nel passato. Fatto sta che pensando tutte queste cose la giornata passò veramente velocemente. Anche troppo. All’uscita feci le solite chiamate di routine ma qualcosa di strano stava per accadere.
“Amore, sono uscita dal lavoro, come stai?” dissi al mio ragazzo
“Tutto bene, tu? Sei stanca?” rispose prontamente lui
“Mah, si normale, tutto bene. Ma dove sei che sento confusione.”
“ Girati e mi vedi”
Di scatto mi girai e lo vidi davanti a me, bellissimo come sempre che aveva due valigie.
Gli andai incontro commossa. “Dove andiamo?” dissi impaziente come una bambina.
“ Sorpresa” ribattè con tono misterioso.
Non mi sembrava vero, finalmente rapita, come avevo sempre desiderato.
Salimmo su una macchina che sicuramente aveva noleggiato e corse in autostrada.
Era una bellissima giornata fuori e il sole stava tramontando, era così bello notare come le giornate a volte si allungano. Mi girai e lo vidi lì, così fiero di noi, con una consapevolezza di essere uomo, certo, era lui, l’uomo della mia vita.
Dopo un’ora che eravamo in macchina mi fece bendare. La cosa mi rese ancora più curiosa di scoprire cosa stava preparando.
Dopo qualche ora arrivammo, come in una favola, mi fece scendere, mi fece fare qualche passo incerto e mi sbendò.
Appena tolse la benda la vidi, il mio sogno davanti, Villa Crespi. Mi brillarono gli occhi, era meraviglioso, un sogno splendido, non ci potevo credere. Era quello che desideravo da tanto e che non avevo possibilità di realizzare. Ma il sogno non era ancora finito, entrammo nell’hotel, meraviglioso, tutto così rinascimentale all’interno. Un vero castello delle favole. Salimmo nella nostra camera, ovviamente anche quella era spettacolare, tutto in legno colorato, spazi ampissimi e una bellissima finestra vista sul lago. Sul letto trovai una scatola grandissima.
“Credo che qualcuno abbia dimenticato questa scatola, dovremmo chiamare la reception e avvisare.” Dissi ingenuamente.
Ma lui venne verso di me, non mi fece finire il discorso mettendomi un dito sulla bocca.
“Questo è un regalo per te, principessa.” Scoppiai in lacrime dalla commozione.
Lo scartai ed era un bellissimo vestito che avevo visto qualche giorno prima e che mi piaceva tantissimo.
“Dovrai essere bellissima per stasera, incontrare Cannavacciuolo è un giorno importante.” Gli buttai le braccia al collo, era così meraviglioso quello che stavo vivendo da non sembrare reale. Gli diedi un bacio appassionato.
Mi preparò la vasca per un bagno favoloso. “Ora rilassati e preparati che tra qualche ora ci rivediamo.” Mi diede un bacio in fronte e mi lasciò sistemare.
Era tutto così irreale. Un sogno divenuto realtà.
Dopo qualche ora qualcuno bussò alla mia porta, sicuramente era lui per scendere insieme a mangiare, ma era un po’ presto. Aprì la porta ed un signore mi diede una lettera. “ Ti aspetto in giardino, vicino alla fontana, fai presto, ho voglia di rivederti.”
Non era da lui fare tutti questi gesti carini, non me li sarei mai aspettata. Era sempre stato così prevedibile, certamente carino, ma molto raramente mi faceva delle sorprese. Ma quel giorno era diverso, decisi di preoccuparmi meno e correre in giardino da lui.
Scesi quei meravigliosi scalini e corsi in giardino, ma non vidi nessuno. Dove si era cacciato? Ad un certo punto lo vidi uscire da dietro la fontana, aveva un mazzo di fiori misti meravigliosi, con dei colori quasi irreali. Si avvicinò a me, mi diede un bacio, mi abbracciò così stretta che sembrava avesse paura di farmi scappare via. Mi guardò con il suo solito sguardo magnetico, profondo. Mi prese per mano. Si inginocchiò: “Amore, ti amo da tutta la vita e per tutta la mia vita voglio continuare a farlo. Mi vuoi sposare?”. I miei occhi si riempirono di lacrime, era una gioia immensa poter vivere quel momento così tanto atteso. Scoppiai in un pianto di gioia e fra lacrime e sorrisi risposi di si. Successivamente mi prese per mano e mi portò nel ristorante dove ci attendeva lo chef per farci le congratulazioni con un menù degustazione particolare per la nostra occasione. Fu la serata più bella della mia vita. Un sogno divenuto realtà. Grazie amore mio.
Petra
questo è amore
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